‘Lettera al figlio’di Rudyard Kipling

Apr 9, 2010

Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te

la stan perdendo e te ne attribuiscono la colpa,

se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te

ed essere indulgente verso chi ti dubita;

se sai aspettare e non stancartene,

e mantenerti retto se la calunnia ti circonda

e non odiare se sei odiato,

senza tuttavia apparire troppo buono né parlare troppo da saggio;

se sai sognare senza abbandonarti ai sogni;

se riesci a pensare senza perderti nei pensieri,

se sai affrontare il Successo e la Sconfitta

e trattare questi due impostori nello stesso modo;

se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto

distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per gli ingenui;

se sai guardare le cose, per le quali hai dato la vita,

distrutte e riesci a resistere ed a ricostruirle con strumenti logori;

se sai fare un fascio di tutte le tue fortune

e giocarlo in un colpo solo a testa e croce

e sai perdere e ricominciare da capo

senza mai lasciarti sfuggire una parola su quello che hai perso;

se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi muscoli

a sorreggerti anche quando sono esausti,

e così resistere finché non vi sia altro in te

oltreché la volontà che dice loro: “Resistete!”;

se riesci a parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà,

o ad avvicinare i potenti senza perdere il tuo normale atteggiamento,

se nè i nemici né gli amici troppo premurosi possono ferirti,

se per te ogni persona conta, ma nessuno troppo;

se riesci a riempire l’inesorabile minuto

dando valore ad ogni istante che passa:

il mondo e tutto ciò che è in esso sarà tuo,

e, quel che conta di più, tu sarai un Uomo, figlio mio